Canzone di notte n. 2 Songtext
von Francesco Guccini
Canzone di notte n. 2 Songtext
Esistenza, che stai qui di contrabbando
Come un ladro, sempre pronta per fuggire
Ogni età chiude in sé i crismi dello sbando, sbaglio e intuire
Coi suoi giochi di carambola e rimando, prendere e offrire
Ma si muoia solo un po′ di quando in quando
Ma sia poco a poco che si va a morire
Ogni giorno è un altro giorno regalato
Ogni notte è un buco nero da riempire
Ma per quanto non l'ho mai visto colmato, così per dire
Resta solo l′urlo solito gridato, tentare e agire
Ma si pianga solo un po' perché è un peccato
E si rida poi sul come andrà a finire
Lo capisco se mi prendi per le mele
Ma ci passo sopra, gioco e non mi arrendo
Ogni giorno riapro i vetri e alzo le vele, se posso prendo
Quando perdo non sto lì a mandar giù fiele e non mi svendo
E poi perdere ogni tanto ci ha il suo miele
E se dicono che vinco, stan mentendo
Perché quelle poche volte che busso a bastoni
Mi rispondono con spade o con denari
La ragione diamo e il vincere ai coglioni, oppure ai bari
Resteremo sempre a un punto dai campioni (tredici è pari)
Ma si perda perché siam tre volte buoni
E si vinca solo in sogni straordinari
Ah, quei sogni, ah, quelle forze del destino
Che chi conta spingerebbe a rinnegare
Ci hanno detto di non fare più casino, non disturbare
Canteremo solo in modo clandestino, senza vociare
Poi ghignando ce ne andremo pian pianino
Per sederci lungo il fiume ad aspettare
Quello che mi gira in testa questa notte
Son tornato, incerta amica, a riferire
Noi immergenti, noi con fedi ed ossa rotte, lasciamo dire
Ne abbiam visti geni e maghi uscire a frotte, per scomparire
Noi, se si muore solo un po' chi se ne fotte
Ma sia molto tardi che si va a dormire
Come un ladro, sempre pronta per fuggire
Ogni età chiude in sé i crismi dello sbando, sbaglio e intuire
Coi suoi giochi di carambola e rimando, prendere e offrire
Ma si muoia solo un po′ di quando in quando
Ma sia poco a poco che si va a morire
Ogni giorno è un altro giorno regalato
Ogni notte è un buco nero da riempire
Ma per quanto non l'ho mai visto colmato, così per dire
Resta solo l′urlo solito gridato, tentare e agire
Ma si pianga solo un po' perché è un peccato
E si rida poi sul come andrà a finire
Lo capisco se mi prendi per le mele
Ma ci passo sopra, gioco e non mi arrendo
Ogni giorno riapro i vetri e alzo le vele, se posso prendo
Quando perdo non sto lì a mandar giù fiele e non mi svendo
E poi perdere ogni tanto ci ha il suo miele
E se dicono che vinco, stan mentendo
Perché quelle poche volte che busso a bastoni
Mi rispondono con spade o con denari
La ragione diamo e il vincere ai coglioni, oppure ai bari
Resteremo sempre a un punto dai campioni (tredici è pari)
Ma si perda perché siam tre volte buoni
E si vinca solo in sogni straordinari
Ah, quei sogni, ah, quelle forze del destino
Che chi conta spingerebbe a rinnegare
Ci hanno detto di non fare più casino, non disturbare
Canteremo solo in modo clandestino, senza vociare
Poi ghignando ce ne andremo pian pianino
Per sederci lungo il fiume ad aspettare
Quello che mi gira in testa questa notte
Son tornato, incerta amica, a riferire
Noi immergenti, noi con fedi ed ossa rotte, lasciamo dire
Ne abbiam visti geni e maghi uscire a frotte, per scomparire
Noi, se si muore solo un po' chi se ne fotte
Ma sia molto tardi che si va a dormire
Writer(s): Francesco Guccini, Lyrics powered by www.musixmatch.com