Il monolito di Tycho Songtext
von RanestRane
Il monolito di Tycho Songtext
Come gli insetti noi
Frughiamo quest′immensità
Quattro milioni di momenti fa
La storia umana qui
Appare così inutile
Di fronte a tale baratro
Altare magico
O simbolo totemico
Riferimento astrale
Per terre topografiche
Forse una tomba è
Un taglio geofisico
Una sentinella che
Osserva e vigila Con sonde soniche
Frughiamo quest'assurdità
Con neutroni e umane ingenuità
Pensare a forme che
Mi sembrano impossibili
Sul poco che dell′universo so
Altare magico
O simbolo totemico
Riferimento astrale
Per terre topografiche
Forse una tomba è
Un taglio geofisico
Una sentinella che
Osserva e vigila
A Cenotaph
Older than man and before man
But of man
Another memento
A seed of seeds scattered across the time-strewn
Universe God's continuing mischief
Answering all questions ...with a question
Quattordici giorni terrestri
Sono quasi passati
In questa notte sabbiosa e lunare mancante di venti
E la luce che qui
È una corona sorgente
Mette il sole nascosto a salire come la luna ad oriente
Luce che da qui
Centosessanta milioni da qui di chilometri a Marte
C'è un orecchio meccanico che annota ogni variante
E sarà un segnale che da qui arriverà oltre le stelle
È l′imponderabile segno di dio o di un mondo a se′ stante
Luce che da qui
Frughiamo quest′immensità
Quattro milioni di momenti fa
La storia umana qui
Appare così inutile
Di fronte a tale baratro
Altare magico
O simbolo totemico
Riferimento astrale
Per terre topografiche
Forse una tomba è
Un taglio geofisico
Una sentinella che
Osserva e vigila Con sonde soniche
Frughiamo quest'assurdità
Con neutroni e umane ingenuità
Pensare a forme che
Mi sembrano impossibili
Sul poco che dell′universo so
Altare magico
O simbolo totemico
Riferimento astrale
Per terre topografiche
Forse una tomba è
Un taglio geofisico
Una sentinella che
Osserva e vigila
A Cenotaph
Older than man and before man
But of man
Another memento
A seed of seeds scattered across the time-strewn
Universe God's continuing mischief
Answering all questions ...with a question
Quattordici giorni terrestri
Sono quasi passati
In questa notte sabbiosa e lunare mancante di venti
E la luce che qui
È una corona sorgente
Mette il sole nascosto a salire come la luna ad oriente
Luce che da qui
Centosessanta milioni da qui di chilometri a Marte
C'è un orecchio meccanico che annota ogni variante
E sarà un segnale che da qui arriverà oltre le stelle
È l′imponderabile segno di dio o di un mondo a se′ stante
Luce che da qui
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