Vorrei chiederti Songtext
von Il Cile
Vorrei chiederti Songtext
Si spengono i riflettori
e torno nel mio labirinto di trenta metri quadri
arredato dai miei incubi
e vorrei essere un brigante
il brigante dei tuoi pensieri
quando diventano cannibali
e si mangiano i desideri
E quante mani sporche stringi
è la tua professione
che noi maschi siamo uguali
una specie da impiccagione
Io con le mie tasche vuote
le speranze in collisione
quando ti vedo
ritorno a vivere
E vorrei chiederti
cosa sognavi a quindici anni
nell′intervallo a scuola
E vorrei chiederti
se davvero ami Milano
o ti fa sentire sola
E vorrei chiederti
se tu ti accorgi che
quando abbassi lo sguardo
tutto il mondo svanisce
quando abbassi lo sguardo
io non servo più a niente
Io che non porto l'orologio
e mi dilanio per amore
se ti vedesse qui con me
cosa direbbe quel dottore
E ogni volta che ti osservo
nel mio sangue si scioglie la luna
perché sei come la notte
misteriosa e avventuriera
E quante bocche ti sorridono
con i denti appuntiti
vorrei salvarti da ogni cosa
in questo circo di squilibri
Io con le mie tasche vuote
le speranze in collisione
quando ti vedo
ritorno a vivere
E vorrei chiederti
cosa sognavi a quindi anni
nell′intervallo a scuola
E vorrei chiederti
se davvero ami Milano
o ti fa sentire sola
E vorrei chiederti
se tu ti accorgi che
quando abbassi lo sguardo
tutto il mondo svanisce
quando abbassi lo sguardo
io non servo più a niente
Io che ringrazio Dio
soltanto perché è riuscito
a fare dei tuoi occhi
un secondo paradiso
Io che ringrazio Dio
soltanto perché è riuscito
a fare dei tuoi occhi
un secondo paradiso
Io che ringrazio Dio
soltanto perché è riuscito
a fare dei tuoi occhi
un secondo paradiso
e torno nel mio labirinto di trenta metri quadri
arredato dai miei incubi
e vorrei essere un brigante
il brigante dei tuoi pensieri
quando diventano cannibali
e si mangiano i desideri
E quante mani sporche stringi
è la tua professione
che noi maschi siamo uguali
una specie da impiccagione
Io con le mie tasche vuote
le speranze in collisione
quando ti vedo
ritorno a vivere
E vorrei chiederti
cosa sognavi a quindici anni
nell′intervallo a scuola
E vorrei chiederti
se davvero ami Milano
o ti fa sentire sola
E vorrei chiederti
se tu ti accorgi che
quando abbassi lo sguardo
tutto il mondo svanisce
quando abbassi lo sguardo
io non servo più a niente
Io che non porto l'orologio
e mi dilanio per amore
se ti vedesse qui con me
cosa direbbe quel dottore
E ogni volta che ti osservo
nel mio sangue si scioglie la luna
perché sei come la notte
misteriosa e avventuriera
E quante bocche ti sorridono
con i denti appuntiti
vorrei salvarti da ogni cosa
in questo circo di squilibri
Io con le mie tasche vuote
le speranze in collisione
quando ti vedo
ritorno a vivere
E vorrei chiederti
cosa sognavi a quindi anni
nell′intervallo a scuola
E vorrei chiederti
se davvero ami Milano
o ti fa sentire sola
E vorrei chiederti
se tu ti accorgi che
quando abbassi lo sguardo
tutto il mondo svanisce
quando abbassi lo sguardo
io non servo più a niente
Io che ringrazio Dio
soltanto perché è riuscito
a fare dei tuoi occhi
un secondo paradiso
Io che ringrazio Dio
soltanto perché è riuscito
a fare dei tuoi occhi
un secondo paradiso
Io che ringrazio Dio
soltanto perché è riuscito
a fare dei tuoi occhi
un secondo paradiso
Writer(s): Fabrizio Vanni, Lorenzo Cilembrini Lyrics powered by www.musixmatch.com