Luciano Songtext
von Giorgio Gaber
Luciano Songtext
La notte faccio sempre tardi, non certo per divertimento
La notte è il mio elemento
Gli amici, la conversazione, quaranta sigarette, un po′ di vino
Comincio a stare meglio e mi si alza il tono
Ma di mattina, ci tengo a precisare, all'una di mattina
C′è sempre un cretino che suona
Perché il cretino è un amico che sa che stai dormendo
E allora insiste, l'amico è tremendo
Ah, sei tu, Luciano
È l'ultima persona che vorrei vedere
Ah, sei tu Luciano, mi fa piacere
Lui mi si butta addosso, un tenero abbraccio
Ha gli occhi gonfi, è pallido come uno straccio
Mi stringo nella giacca del pigiama, un po′ cortina
Barcollo, poi raggiungo la cucina
Così in mutande non sono a mio agio
Ma lui non può capire
Sono il suo salvatore, ormai mi ha scelto
Sono un gruppo d′ascolto
Luciano, sono troppo nudo, dovrei mettermi almeno i pantaloni
Ma lui non mi dà tregua, non sente ragioni
E lo capisco, certo non è il caso di occuparsi di pudore
Quando un amico è disperato, distrutto dall'amore
Un attimo soltanto, provo a dire
Dovrei andare
Sono anche debole di reni
Meglio non dirlo, di fronte ai suoi problemi
Infatti lui mi butta addosso una tale dose di dolore
Che non mi lascia il tempo di qui tocca rimandare
Povero Luciano
Devo dirgli qualche cosa di geniale
Povero Luciano, come stai male
Lui soffre da morire, non esagera affatto
È proprio vero, gli è successo di tutto
Se non fosse per come mi scappa lo potrei capire
Del resto anch′io ho sofferto per amore, adesso avrei da fare
Ma lui mi piange sulla spalla, mi vuol bene, mi si butta addosso
Non vuole mica, non c'è Cristo che mi mandi al cesso
Sono anche debole di reni, non ne posso più, maledizione
La sento scivolare un po′, la fermo subito con il trucco della contrazione
Poi con indifferenza mi asciugo un po' la coscia
Che cosa vuoi che sia in confronto alla sua angoscia
Riprende a lamentarsi, è una cascata
Aiuto, un′altra goccia sulla coscia, questa volta non l'ho fermata
Io cerco di scappare, se posso lo mollo
Ma è troppo disperato, mi si butta al collo
Poveretto, gli muore anche la mamma e lui si spara, è tutto un morire
È nello squagliamento più totale, è nel terrore
E io sono debole di reni, l'ho già detto, inutile resistere, tanto è lo stesso
Inutile resistere, lo so, lo so, oramai mi piscio addosso
Aiuto, Luciano, mi sto pisciando addosso!
Non è possibile, non voglio, non posso
La sento scivolare, mi sto pisciando addosso
Sento già il suo calore
Aiuto, Luciano, non la posso fermare!
Mi si è sciolto il cuore
Sono una fontana, sono tutto un sudore
Aiuto, mollo tutto, adesso piscio, sì, piscio per due ore!
La notte è il mio elemento
Gli amici, la conversazione, quaranta sigarette, un po′ di vino
Comincio a stare meglio e mi si alza il tono
Ma di mattina, ci tengo a precisare, all'una di mattina
C′è sempre un cretino che suona
Perché il cretino è un amico che sa che stai dormendo
E allora insiste, l'amico è tremendo
Ah, sei tu, Luciano
È l'ultima persona che vorrei vedere
Ah, sei tu Luciano, mi fa piacere
Lui mi si butta addosso, un tenero abbraccio
Ha gli occhi gonfi, è pallido come uno straccio
Mi stringo nella giacca del pigiama, un po′ cortina
Barcollo, poi raggiungo la cucina
Così in mutande non sono a mio agio
Ma lui non può capire
Sono il suo salvatore, ormai mi ha scelto
Sono un gruppo d′ascolto
Luciano, sono troppo nudo, dovrei mettermi almeno i pantaloni
Ma lui non mi dà tregua, non sente ragioni
E lo capisco, certo non è il caso di occuparsi di pudore
Quando un amico è disperato, distrutto dall'amore
Un attimo soltanto, provo a dire
Dovrei andare
Sono anche debole di reni
Meglio non dirlo, di fronte ai suoi problemi
Infatti lui mi butta addosso una tale dose di dolore
Che non mi lascia il tempo di qui tocca rimandare
Povero Luciano
Devo dirgli qualche cosa di geniale
Povero Luciano, come stai male
Lui soffre da morire, non esagera affatto
È proprio vero, gli è successo di tutto
Se non fosse per come mi scappa lo potrei capire
Del resto anch′io ho sofferto per amore, adesso avrei da fare
Ma lui mi piange sulla spalla, mi vuol bene, mi si butta addosso
Non vuole mica, non c'è Cristo che mi mandi al cesso
Sono anche debole di reni, non ne posso più, maledizione
La sento scivolare un po′, la fermo subito con il trucco della contrazione
Poi con indifferenza mi asciugo un po' la coscia
Che cosa vuoi che sia in confronto alla sua angoscia
Riprende a lamentarsi, è una cascata
Aiuto, un′altra goccia sulla coscia, questa volta non l'ho fermata
Io cerco di scappare, se posso lo mollo
Ma è troppo disperato, mi si butta al collo
Poveretto, gli muore anche la mamma e lui si spara, è tutto un morire
È nello squagliamento più totale, è nel terrore
E io sono debole di reni, l'ho già detto, inutile resistere, tanto è lo stesso
Inutile resistere, lo so, lo so, oramai mi piscio addosso
Aiuto, Luciano, mi sto pisciando addosso!
Non è possibile, non voglio, non posso
La sento scivolare, mi sto pisciando addosso
Sento già il suo calore
Aiuto, Luciano, non la posso fermare!
Mi si è sciolto il cuore
Sono una fontana, sono tutto un sudore
Aiuto, mollo tutto, adesso piscio, sì, piscio per due ore!
Writer(s): Giorgio Gaberscik, Alessandro Luporini Lyrics powered by www.musixmatch.com