Fuoriluogo ovunque Songtext
von Ghemon
Fuoriluogo ovunque Songtext
Cappuccio in testa e giù dal taxi dove quasi dormivo
Ma sono schivo, quasi le sette, ancora l′alba ed io scrivo
Dei graffi che lascio partendo e i baci che vorrei all'arrivo
Stringo gambi con spine e rami d′ulivo, le valigie in giro
E le promesse di portarla al mare un giorno prefestivo
Si vanno a fare fottere
E lo so che sto mentendo a me per primo
È il tipico comportamento passivo aggressivo
È la stessa storia ripetuta sempre
Faremo poi, ma viviamo mentre
Solite feste piene di gente
Che cazzo ci trovano di divertente?
Copione fisso, mi presento tardi e so che
Ritorno in hotel prima del previsto
Impenetrabili gli occhi al soffitto
Nel buio pesto, zitto, rovisto
Lei mi chiama e sento la sua voce che esclama
"Torna a casa da chi ti ama"
Lontana, con una nostalgia che mi sbrana
"Torna a casa da chi ti ama"
I ricordi che ho cancellato non li posso contare
Il mio lavoro tiene lontane le persone care
Ed è singolare che non riesca più a pensare al singolare
Non sono poi egoista come appare
Fuori guardo il mondo dietro a un oblò o dai finestrini
Adesso un'orchidea ha presto il posto dei coinquilini
Arrivi a trent'anni, ma poi vai in crisi, acquisti sicurezza
Ma il portafoglio è pieno di scontrini
Check-in, check-out, c′è più disincanto
Nel raccontare storie sul palco quando canto
Se mi ricordo come mi chiamo è già tanto
Sennò guardo il nome in alto sulla carta d′imbarco
Ma ogni giorno qui è un esame
E mi sta stretto come i jeans di un denim designer
Rotaie, catrame, voglio poter stare con lei, ok? Amen
Lei mi chiama e sento la sua voce che esclama
"Torna a casa da chi ti ama"
Lontana, con una nostalgia che mi sbrana
"Torna a casa da chi ti ama"
Lei mi chiama e sento la sua voce che esclama
"Torna a casa da chi ti ama"
Lontana, con una nostalgia che mi sbrana
"Torna a casa da chi ti ama"
Ma sono schivo, quasi le sette, ancora l′alba ed io scrivo
Dei graffi che lascio partendo e i baci che vorrei all'arrivo
Stringo gambi con spine e rami d′ulivo, le valigie in giro
E le promesse di portarla al mare un giorno prefestivo
Si vanno a fare fottere
E lo so che sto mentendo a me per primo
È il tipico comportamento passivo aggressivo
È la stessa storia ripetuta sempre
Faremo poi, ma viviamo mentre
Solite feste piene di gente
Che cazzo ci trovano di divertente?
Copione fisso, mi presento tardi e so che
Ritorno in hotel prima del previsto
Impenetrabili gli occhi al soffitto
Nel buio pesto, zitto, rovisto
Lei mi chiama e sento la sua voce che esclama
"Torna a casa da chi ti ama"
Lontana, con una nostalgia che mi sbrana
"Torna a casa da chi ti ama"
I ricordi che ho cancellato non li posso contare
Il mio lavoro tiene lontane le persone care
Ed è singolare che non riesca più a pensare al singolare
Non sono poi egoista come appare
Fuori guardo il mondo dietro a un oblò o dai finestrini
Adesso un'orchidea ha presto il posto dei coinquilini
Arrivi a trent'anni, ma poi vai in crisi, acquisti sicurezza
Ma il portafoglio è pieno di scontrini
Check-in, check-out, c′è più disincanto
Nel raccontare storie sul palco quando canto
Se mi ricordo come mi chiamo è già tanto
Sennò guardo il nome in alto sulla carta d′imbarco
Ma ogni giorno qui è un esame
E mi sta stretto come i jeans di un denim designer
Rotaie, catrame, voglio poter stare con lei, ok? Amen
Lei mi chiama e sento la sua voce che esclama
"Torna a casa da chi ti ama"
Lontana, con una nostalgia che mi sbrana
"Torna a casa da chi ti ama"
Lei mi chiama e sento la sua voce che esclama
"Torna a casa da chi ti ama"
Lontana, con una nostalgia che mi sbrana
"Torna a casa da chi ti ama"
Writer(s): Giovanni Luca Picariello, Marco Olivi Lyrics powered by www.musixmatch.com