Signora Bovary Songtext
von Francesco Guccini
Signora Bovary Songtext
Ma che cosa c′è in fondo a quest'oggi
Di mezza festa e di quasi male
Di coppie che passano sfilacciate come garze stese
Contro il secco cielo autunnale
Di gente che si frantuma in un fiato
Senza soffrire, senza capire
E i tuoi pensieri sono solo uno iato
Fra addormentarsi e morire
Ma che cosa c′è in fondo a questa notte
Quando l'ora del lupo guaisce
E il nuovo giorno non arriva mai, mai
E il buio è un fischio lontano che non finisce
Di minuti lunghi come il sudore
Di ore che tagliano come falci
E i tuoi pensieri solo un cane in chiesa
Che tutti prendono a calci
Ma cosa c'è, cosa c′è
Atrii a piastrelle di stazioni secondarie
Strade più strade di avventure solitarie
Clown della notte, valigie vuote
Piene di trucchi per tragedie immaginarie
Telecomandi per i quotidiani inferni
Battute argute di architetti postmoderni
Amanti andate, piaceri a rate
Pallottolieri per contare estati e inverni
Ma cosa c′è proprio in fondo, in fondo
Quando bene o male, faremo due conti
E i giorni gocciolerannmo come i rubinetti nel buio
E diremo, "Un momento, aspetti", per non esser mai pronti
Signora Bovary, coraggio, pure
Tra gli assassini e gli avventurieri
In fondo a quest'oggi c′è ancora la notte
In fondo alla notte c'è ancora, c′è ancora
Di mezza festa e di quasi male
Di coppie che passano sfilacciate come garze stese
Contro il secco cielo autunnale
Di gente che si frantuma in un fiato
Senza soffrire, senza capire
E i tuoi pensieri sono solo uno iato
Fra addormentarsi e morire
Ma che cosa c′è in fondo a questa notte
Quando l'ora del lupo guaisce
E il nuovo giorno non arriva mai, mai
E il buio è un fischio lontano che non finisce
Di minuti lunghi come il sudore
Di ore che tagliano come falci
E i tuoi pensieri solo un cane in chiesa
Che tutti prendono a calci
Ma cosa c'è, cosa c′è
Atrii a piastrelle di stazioni secondarie
Strade più strade di avventure solitarie
Clown della notte, valigie vuote
Piene di trucchi per tragedie immaginarie
Telecomandi per i quotidiani inferni
Battute argute di architetti postmoderni
Amanti andate, piaceri a rate
Pallottolieri per contare estati e inverni
Ma cosa c′è proprio in fondo, in fondo
Quando bene o male, faremo due conti
E i giorni gocciolerannmo come i rubinetti nel buio
E diremo, "Un momento, aspetti", per non esser mai pronti
Signora Bovary, coraggio, pure
Tra gli assassini e gli avventurieri
In fondo a quest'oggi c′è ancora la notte
In fondo alla notte c'è ancora, c′è ancora
Writer(s): Francesco Guccini Lyrics powered by www.musixmatch.com