Reflescìasà Songtext
von The Gang
Reflescìasà Songtext
Si chiama KEMA′L
Dalla Turchia, operaio
Nei cantieri di Francia
Enormi le mani
E durante le notti comuni
A occupare un cantiere
Per salari mai dati
Dice con calma
A me brusco, nervoso:
Errì reflechì a ça
Reflescìasà, rifletti a questo
E riunisce le dita
E le poggia alla tempia.
E io sto buono coi pugni
Al suo reflescìasà
Rifletti a questo, a casa
Non so più, però il gruppo di dita
Sulla tempia destra
Lo so ancora.
Kemàl, bisogna avere la tua mano
Da mettere sul cranio
Per riflettere a un questo.
Bisogna la tua vita, la tua voce.
Nati su stesso mare
Che cambia nome e onde
Nessuno segue un altro,
Mai sulla sabbia il piede
Sopra l'orma davanti.
Però ti ascolto, apro le dita
E disfo l′ira e il pugno.
Dalla Turchia, operaio
Nei cantieri di Francia
Enormi le mani
E durante le notti comuni
A occupare un cantiere
Per salari mai dati
Dice con calma
A me brusco, nervoso:
Errì reflechì a ça
Reflescìasà, rifletti a questo
E riunisce le dita
E le poggia alla tempia.
E io sto buono coi pugni
Al suo reflescìasà
Rifletti a questo, a casa
Non so più, però il gruppo di dita
Sulla tempia destra
Lo so ancora.
Kemàl, bisogna avere la tua mano
Da mettere sul cranio
Per riflettere a un questo.
Bisogna la tua vita, la tua voce.
Nati su stesso mare
Che cambia nome e onde
Nessuno segue un altro,
Mai sulla sabbia il piede
Sopra l'orma davanti.
Però ti ascolto, apro le dita
E disfo l′ira e il pugno.
Writer(s): Alessandro Severini, Marino Severini Lyrics powered by www.musixmatch.com