L’uomo muore Songtext
von Giorgio Gaber
L’uomo muore Songtext
Ecco
I riflettori si accendono, gli animatori prendono posto
Tutto è pronto
L′azione sta per cominciare
E' uno spettacolo senza precedenti
Un lavoro colossale
Una rappresentazione drammatica e sconvolgente
Gente silenziosa si prepara per un rito
Senza precedenti nella storia
Non si sa nemmeno se abbia un nome il condannato
Un′immolazione senza gloria
Non è una finzione scenica, lo bruciano davvero
Iperrealismo, nemmeno Iacopetti
Alto come il cielo, un grande fuoco
Sta per cominciare il sacrificio
Negli autobus del centro l'uomo muore
Nei campi seminati l'uomo muore
Ha ancora braccia e gambe e un corpo sano
Nei cinema affollati l′uomo muore
Eppur c′ha gli occhi aperti e un volto umano
Brucia brucia si agita e si contorce
Bruci, brucia ma non c'è più pietà per lui
Da solo in una stanza l′uomo muore
Nei gesti più generosi l'uomo muore
Tra un whisky, un libro d′arte, una risata
Nei giorni di riposo l'uomo muore
Con tutta la sua famiglia abbarbicata
Brucia brucia si agita e si contorce
Brucia brucia ma non c′è più pietà per lui
Bruciano i suoi sentimenti
Le gioie, gli slanci, l'amore, gli affetti più teneri
Bruciano senza rimpianti i suoi gesti, il pensiero
Gli errori, i contrasti la sua dignità
Un grande fuoco nell'aria
Alla memoria
No, non c′è alcuna pietà
È la fine di questa società
Ecco, basta, piano, così, adagio, dissolvenza, perfetto
Pianíssimo atmosfera, ecco così...
Bene, molto bene
Via le masse, adesso
Adesso, via le masse
Mandate via le masse piano
Shhh... Beníssimo
Via le masse, ho detto!
Vogliono fare tutti i protagonisti?
Via, via, via!
Il vecchio è pronto?
Ecco, avanti il vecchio
Fatemelo vedere... Bello, così... Figura intera!
Di più, di più... Ecco, perfetto!
Vaga tra la polvere del rogo il vecchio saggio
Vive del ricordo di quei gesti
Vuole ricomporre il vecchio uomo
E con coraggio cerca tra la cenere i suoi resti
Raccogliendo i pezzi in mezzo al fumo
Ha rimesso insieme quasi un uomo
Che fa?
Cerca i pezzi!
Li rimette insieme, li incolla
E′ pazzo, un restauratore eh, ma dove siamo?
Ohè! Ohè, che ci fai con quei pezzi lì? L'uomo?
E no, basta con i rimpianti
Chi l′ha detto che la morte non è allegra?
Chi l'ha detto che bisogna ricostruirlo?
E poi con quei pezzi lì, viene come prima, no?
E chi lo rivuole? Il pubblico?
Siete matti, c′avete una strana idea della gente
Certo, quando si parla a tutti si hanno delle responsabilità, umane e sociali
Bello, allora si fanno le indagini di mercato e si trovano gli ingredienti
Un po' di ottimismo e dài con i contenuti umani
E l′uomo, l'uomo, l'uomo
Ma qualle uomo?
Non raccontiamoci palle contenuti umani, non ci crede più neanche il papa
Certo, quando si parla alle masse bisogna avere un linguaggio scadente, adatto a tutti
Ci avete una strana idea delle masse
Non piace più a nessuno il vostro uomo
È a voi che vi fa comodo, siete voi che lo rivolete
Credete alla ricomposizione, bella roba
Che vorrebbe dire, riprendersi tutti i pezzi di prima e rimetterli insieme
E alla fine, vien fuori... mio zio
Ecco a chi assomigliate, assomigliate allo zio, vi ho visti in televisione
No, lui è più simpatico
Ma anche lui parla sempre di contenuti umani, contenuti umani
Non ci crede più nessuno, non ci crede più nessuno
O ci crediamo tutti?
Paurosi, resistenti, attaccati ai nostri pezzetti bruciati, vecchi, ammuffiti, putrefatti
Chi l′ha detto che la morte non è allegra?
In cerca di un orgasmo l′uomo muore
Nei grandi condomini l'uomo muore
Davanti a una cucina apparecchiata
Parlando coi suoi figli l′uomo muore
Fa ancora una resistenza disperata
Brucia brucia senza nessun rimorso
Brucia brucia tanto oramai no serve più
Nel pianto dei poeti l'uomo muore
Nei cruscotti lucidati l′uomo muore
Nel linoleum degli uffici riscaldati
Tra un sorriso e un cappuccino l'uomo muore
Nelle sfide tra gli scapoli e ammogliati
Brucia brucia senza nessun rimorso
Brucia brucia tanto oramai non serve più
Brucia la sua resistenza i suoi amori morbosi
Gli sforzi le angosce più inutili
Brucia i congressi la scienza la grande nevrosi
La falsa coscienza lavata col dash
Un grande fuoco nell′aria
Muore la storia
No, non avere pietà
È la fine di questa civiltà
Ecco, ottimo, è così che dicevo io, piano, macchine indietro, così
Chi l'ha detto che la morte non è commerciale?
Indietro piano, così, ecco dissolvenza, fondou fondou
Fine del primo tempo
I riflettori si accendono, gli animatori prendono posto
Tutto è pronto
L′azione sta per cominciare
E' uno spettacolo senza precedenti
Un lavoro colossale
Una rappresentazione drammatica e sconvolgente
Gente silenziosa si prepara per un rito
Senza precedenti nella storia
Non si sa nemmeno se abbia un nome il condannato
Un′immolazione senza gloria
Non è una finzione scenica, lo bruciano davvero
Iperrealismo, nemmeno Iacopetti
Alto come il cielo, un grande fuoco
Sta per cominciare il sacrificio
Negli autobus del centro l'uomo muore
Nei campi seminati l'uomo muore
Ha ancora braccia e gambe e un corpo sano
Nei cinema affollati l′uomo muore
Eppur c′ha gli occhi aperti e un volto umano
Brucia brucia si agita e si contorce
Bruci, brucia ma non c'è più pietà per lui
Da solo in una stanza l′uomo muore
Nei gesti più generosi l'uomo muore
Tra un whisky, un libro d′arte, una risata
Nei giorni di riposo l'uomo muore
Con tutta la sua famiglia abbarbicata
Brucia brucia si agita e si contorce
Brucia brucia ma non c′è più pietà per lui
Bruciano i suoi sentimenti
Le gioie, gli slanci, l'amore, gli affetti più teneri
Bruciano senza rimpianti i suoi gesti, il pensiero
Gli errori, i contrasti la sua dignità
Un grande fuoco nell'aria
Alla memoria
No, non c′è alcuna pietà
È la fine di questa società
Ecco, basta, piano, così, adagio, dissolvenza, perfetto
Pianíssimo atmosfera, ecco così...
Bene, molto bene
Via le masse, adesso
Adesso, via le masse
Mandate via le masse piano
Shhh... Beníssimo
Via le masse, ho detto!
Vogliono fare tutti i protagonisti?
Via, via, via!
Il vecchio è pronto?
Ecco, avanti il vecchio
Fatemelo vedere... Bello, così... Figura intera!
Di più, di più... Ecco, perfetto!
Vaga tra la polvere del rogo il vecchio saggio
Vive del ricordo di quei gesti
Vuole ricomporre il vecchio uomo
E con coraggio cerca tra la cenere i suoi resti
Raccogliendo i pezzi in mezzo al fumo
Ha rimesso insieme quasi un uomo
Che fa?
Cerca i pezzi!
Li rimette insieme, li incolla
E′ pazzo, un restauratore eh, ma dove siamo?
Ohè! Ohè, che ci fai con quei pezzi lì? L'uomo?
E no, basta con i rimpianti
Chi l′ha detto che la morte non è allegra?
Chi l'ha detto che bisogna ricostruirlo?
E poi con quei pezzi lì, viene come prima, no?
E chi lo rivuole? Il pubblico?
Siete matti, c′avete una strana idea della gente
Certo, quando si parla a tutti si hanno delle responsabilità, umane e sociali
Bello, allora si fanno le indagini di mercato e si trovano gli ingredienti
Un po' di ottimismo e dài con i contenuti umani
E l′uomo, l'uomo, l'uomo
Ma qualle uomo?
Non raccontiamoci palle contenuti umani, non ci crede più neanche il papa
Certo, quando si parla alle masse bisogna avere un linguaggio scadente, adatto a tutti
Ci avete una strana idea delle masse
Non piace più a nessuno il vostro uomo
È a voi che vi fa comodo, siete voi che lo rivolete
Credete alla ricomposizione, bella roba
Che vorrebbe dire, riprendersi tutti i pezzi di prima e rimetterli insieme
E alla fine, vien fuori... mio zio
Ecco a chi assomigliate, assomigliate allo zio, vi ho visti in televisione
No, lui è più simpatico
Ma anche lui parla sempre di contenuti umani, contenuti umani
Non ci crede più nessuno, non ci crede più nessuno
O ci crediamo tutti?
Paurosi, resistenti, attaccati ai nostri pezzetti bruciati, vecchi, ammuffiti, putrefatti
Chi l′ha detto che la morte non è allegra?
In cerca di un orgasmo l′uomo muore
Nei grandi condomini l'uomo muore
Davanti a una cucina apparecchiata
Parlando coi suoi figli l′uomo muore
Fa ancora una resistenza disperata
Brucia brucia senza nessun rimorso
Brucia brucia tanto oramai no serve più
Nel pianto dei poeti l'uomo muore
Nei cruscotti lucidati l′uomo muore
Nel linoleum degli uffici riscaldati
Tra un sorriso e un cappuccino l'uomo muore
Nelle sfide tra gli scapoli e ammogliati
Brucia brucia senza nessun rimorso
Brucia brucia tanto oramai non serve più
Brucia la sua resistenza i suoi amori morbosi
Gli sforzi le angosce più inutili
Brucia i congressi la scienza la grande nevrosi
La falsa coscienza lavata col dash
Un grande fuoco nell′aria
Muore la storia
No, non avere pietà
È la fine di questa civiltà
Ecco, ottimo, è così che dicevo io, piano, macchine indietro, così
Chi l'ha detto che la morte non è commerciale?
Indietro piano, così, ecco dissolvenza, fondou fondou
Fine del primo tempo
Writer(s): Giorgio Gaberscik, Alessandro Luporini Lyrics powered by www.musixmatch.com