Tannomai Songtext
von Üstmamò
Tannomai Songtext
Ancora e sempre affollamenti
Di nuovi schiavi e semi dei
T′hanno mai detto che gira la fortuna
Che non rimane né un prima né un poi?
Un giorno splendido, un giorno sordido
Qual è la tua formula?
Un giorno bianco
Un giorno nero
Un giorno ricco
Un giorno povero
Meschino, sfortunato
Un giorno giallo
Un giorno rosso
Un giorno viola
Un giorno povero
Meschino, sfortunato
Trova la tua formula
Che bella cosa, che lieta meraviglia
Non ci è toccata né guerra né miseria
Qui si può scegliere il dolce prelibato
E speculare delle ore sulla crisi di mercato
E meno male che non tocca a noi
Dovere vivere vendendo accendini
Lavando finestrini e poi
Tornare a casa in trecento
Dentro uno schifo di stabilimento
Così è la vita
La fortuna può cambiare malamente
Così è la vita
La fortuna può cambiare malamente
Un giorno un pazzo si sveglia pensando
Che esista una razza migliore della nostra
Un giorno un prete si sveglia scandendo:
"La mia religione è quella giusta, non la vostra"
Piccolo uomo smemorato, che impazzisci pensando a tutto questo
Sei tu che scegli se diventare
(Sei tu che scegli se diventare)
Tifoso di squadra, squadrista arruolato
Chierico, dentista, usuraio, avvocato
Prova a pensarti
Albanese
Pachistano
Serbo
Croato
Messinese
Indiano
Sudanese
Marocchino
(Sei tu che scegli)
Diventa allora piuttosto
Inquilino pensionato del piano inferiore
Tassista mutilato
Fioraio sciancato
Negro
Povero
Malato
Meschino
(Sei tu che scegli se diventare...)
Diventa l'escluso
Bimbo handicappato
Il sieropositivo
Il capro espiatorio
Vittima, ebreo, scartato
(Sei tu che scegli se diventare...)
Diventa allora piuttosto
(Sei tu che scegli)
Diventa, scegli
(Sei tu che scegli
Sei tu che scegli
Sei tu che scegli
Sei tu)
Che bella cosa, che lieta meraviglia
Non ci è toccata né guerra né miseria
Qui si può scegliere il dolce prelibato
E speculare delle ore sulla crisi di mercato
E meno male che non tocca a noi
Dovere vivere vendendo accendini
Lavando finestrini e poi
Tornare a casa in trecento
Dentro uno schifo di stabilimento
Così è la vita
La fortuna può cambiare malamente
Così è la vita
La fortuna può cambiare malamente
T′hanno mai detto che gira la fortuna
Che non rimane né un prima né un poi?
Ancora e sempre affollamenti
Di nuovi schiavi e semi dei
T'hanno mai detto che gira la fortuna
Che non rimane né un prima né un poi?
Ancora e sempre affollamenti
Di nuovi schiavi e semi dei
Di nuovi schiavi e semi dei
T′hanno mai detto che gira la fortuna
Che non rimane né un prima né un poi?
Un giorno splendido, un giorno sordido
Qual è la tua formula?
Un giorno bianco
Un giorno nero
Un giorno ricco
Un giorno povero
Meschino, sfortunato
Un giorno giallo
Un giorno rosso
Un giorno viola
Un giorno povero
Meschino, sfortunato
Trova la tua formula
Che bella cosa, che lieta meraviglia
Non ci è toccata né guerra né miseria
Qui si può scegliere il dolce prelibato
E speculare delle ore sulla crisi di mercato
E meno male che non tocca a noi
Dovere vivere vendendo accendini
Lavando finestrini e poi
Tornare a casa in trecento
Dentro uno schifo di stabilimento
Così è la vita
La fortuna può cambiare malamente
Così è la vita
La fortuna può cambiare malamente
Un giorno un pazzo si sveglia pensando
Che esista una razza migliore della nostra
Un giorno un prete si sveglia scandendo:
"La mia religione è quella giusta, non la vostra"
Piccolo uomo smemorato, che impazzisci pensando a tutto questo
Sei tu che scegli se diventare
(Sei tu che scegli se diventare)
Tifoso di squadra, squadrista arruolato
Chierico, dentista, usuraio, avvocato
Prova a pensarti
Albanese
Pachistano
Serbo
Croato
Messinese
Indiano
Sudanese
Marocchino
(Sei tu che scegli)
Diventa allora piuttosto
Inquilino pensionato del piano inferiore
Tassista mutilato
Fioraio sciancato
Negro
Povero
Malato
Meschino
(Sei tu che scegli se diventare...)
Diventa l'escluso
Bimbo handicappato
Il sieropositivo
Il capro espiatorio
Vittima, ebreo, scartato
(Sei tu che scegli se diventare...)
Diventa allora piuttosto
(Sei tu che scegli)
Diventa, scegli
(Sei tu che scegli
Sei tu che scegli
Sei tu che scegli
Sei tu)
Che bella cosa, che lieta meraviglia
Non ci è toccata né guerra né miseria
Qui si può scegliere il dolce prelibato
E speculare delle ore sulla crisi di mercato
E meno male che non tocca a noi
Dovere vivere vendendo accendini
Lavando finestrini e poi
Tornare a casa in trecento
Dentro uno schifo di stabilimento
Così è la vita
La fortuna può cambiare malamente
Così è la vita
La fortuna può cambiare malamente
T′hanno mai detto che gira la fortuna
Che non rimane né un prima né un poi?
Ancora e sempre affollamenti
Di nuovi schiavi e semi dei
T'hanno mai detto che gira la fortuna
Che non rimane né un prima né un poi?
Ancora e sempre affollamenti
Di nuovi schiavi e semi dei
Writer(s): Simone Filippi, Luca Rossi, Ezio Bonicelli, Mara Redeghieri, Luca Alfonso Rossi Lyrics powered by www.musixmatch.com