Catrame Songtext
von The Zen Circus
Catrame Songtext
Io sono nato in una casa fatta di catrame
Negli anni in cui fumare incinta non faceva alcun male
Il fumo entra nei polmoni e nei polmoni rimane
Come il tumore che vorrebbe uccidere mio padre
Tu portami da bere e continuiamo a scherzare
Su tutto quello che ci assilla, sulle storie più nere
Se ci prendono per matti, tu non preoccuparti
Ci mettono un minuto a dimenticarci
Vogliamo libertà per tutti i popoli
Ma i primi siamo noi a non esser liberi
Costretti dentro a un corpo e dentro al tempo
Ma un giorno tutto questo finirà
Forse bene, forse male, chi lo sa?
Siamo parte dell′eternità del mondo
E continuiamo a comportarci da millesimo di secondo
Chi dice che si nasce liberi si sbaglia
Il cordone ombelicale ogni giorno lo ricorda
Una poesia va scritta, dedicata e poi abbandonata
Chi la usa per piacere agli altri, beh, l'ha sprecata
Quindi scavami una buca e seppellisci il mio cuore
Sulla lapide scrivi: "A breve arriva il padrone"
Chiediamo verità per tutti gli uomini
Ma i primi siamo noi a dirci bugie orribili
Chi è senza peccato non capirà
Ma un giorno tutto questo finirà
Forse bene, forse male, chi lo sa?
Mi manchi, bastardo, come una tela al ragno
L′amore è un sasso che lanci in uno stagno
Il cerchio si allarga e se guardi bene al centro
Sei tu, sei tu e chi può odiarti di più?
Negli anni in cui fumare incinta non faceva alcun male
Il fumo entra nei polmoni e nei polmoni rimane
Come il tumore che vorrebbe uccidere mio padre
Tu portami da bere e continuiamo a scherzare
Su tutto quello che ci assilla, sulle storie più nere
Se ci prendono per matti, tu non preoccuparti
Ci mettono un minuto a dimenticarci
Vogliamo libertà per tutti i popoli
Ma i primi siamo noi a non esser liberi
Costretti dentro a un corpo e dentro al tempo
Ma un giorno tutto questo finirà
Forse bene, forse male, chi lo sa?
Siamo parte dell′eternità del mondo
E continuiamo a comportarci da millesimo di secondo
Chi dice che si nasce liberi si sbaglia
Il cordone ombelicale ogni giorno lo ricorda
Una poesia va scritta, dedicata e poi abbandonata
Chi la usa per piacere agli altri, beh, l'ha sprecata
Quindi scavami una buca e seppellisci il mio cuore
Sulla lapide scrivi: "A breve arriva il padrone"
Chiediamo verità per tutti gli uomini
Ma i primi siamo noi a dirci bugie orribili
Chi è senza peccato non capirà
Ma un giorno tutto questo finirà
Forse bene, forse male, chi lo sa?
Mi manchi, bastardo, come una tela al ragno
L′amore è un sasso che lanci in uno stagno
Il cerchio si allarga e se guardi bene al centro
Sei tu, sei tu e chi può odiarti di più?
Writer(s): Andrea Appino, Gian Paolo Cuccuru, Massimiliano Schiavelli Lyrics powered by www.musixmatch.com