Il conto Songtext
von Piotta
Il conto Songtext
RIT:
1 come il mondo in cui viviamo
2 io e te che ora lo cantiamo
3 è il futuro che non è lontano
quanto sarà alto il conto che lasciamo?
Immagina il futuro - nasce dal presente -
chi dice che è sicuro e non è vero niente
Chi attacca e chi difende urlando forte
che di questo passo è una condanna a morte.
Tra gli affari sporchi di chi avidamente
non rinuncia a niente e vuole tutto sempre.
Il potente mente e mente anche a se stesso
giustificando tutto in nome del progresso,
Me lo chiedo spesso e provo disprezzo
perché dello sfruttamento sarà alto il prezzo,
quando busserà alla porta e chiederà il suo conto,
e vorrà pure gli interessi e non ci farà sconto.
RIT:
Arida, assetata terra impolverata
l′acqua non è privata perché Dio che l'ha creata,
così come la foresta che gli cresce attorno,
come l′aria che respiri ogni santo giorno.
E' nostro il mondo e non ha proprietari,
siamo essere umani e siamo tutti uguali,
dei figli che verranno e quelli appena nati,
e il futuro che vivranno è nelle nostre mani,
perché è già domani e voglio respirare
ma le polveri sottili fanno soffocare,
tra montagne di rifiuti e scorie nucleari
fino dentro al mare per farlo affogare.
Busserà alla porta con il conto
che non hai pagato mai,
è già domani adesso. (x2)
RIT: (x4)
1 come il mondo in cui viviamo
2 io e te che ora lo cantiamo
3 è il futuro che non è lontano
quanto sarà alto il conto che lasciamo?
Immagina il futuro - nasce dal presente -
chi dice che è sicuro e non è vero niente
Chi attacca e chi difende urlando forte
che di questo passo è una condanna a morte.
Tra gli affari sporchi di chi avidamente
non rinuncia a niente e vuole tutto sempre.
Il potente mente e mente anche a se stesso
giustificando tutto in nome del progresso,
Me lo chiedo spesso e provo disprezzo
perché dello sfruttamento sarà alto il prezzo,
quando busserà alla porta e chiederà il suo conto,
e vorrà pure gli interessi e non ci farà sconto.
RIT:
Arida, assetata terra impolverata
l′acqua non è privata perché Dio che l'ha creata,
così come la foresta che gli cresce attorno,
come l′aria che respiri ogni santo giorno.
E' nostro il mondo e non ha proprietari,
siamo essere umani e siamo tutti uguali,
dei figli che verranno e quelli appena nati,
e il futuro che vivranno è nelle nostre mani,
perché è già domani e voglio respirare
ma le polveri sottili fanno soffocare,
tra montagne di rifiuti e scorie nucleari
fino dentro al mare per farlo affogare.
Busserà alla porta con il conto
che non hai pagato mai,
è già domani adesso. (x2)
RIT: (x4)
Writer(s): Tommaso Zanello, Emiliano Rubbi Lyrics powered by www.musixmatch.com