Da Qualche Parte, Nel Momento Giusto Songtext
von Øjne
Da Qualche Parte, Nel Momento Giusto Songtext
E se dovessi ricominciare da zero?
E se dovessi cancellare tutto?
Potrò ancora dire "ho ancora i miei amici,
I miei dischi, i biglietti del treno"?
Per quanto tempo potrò avere la mente piena
Di ciminiere e vecchi palazzi
Prima che il suo sguardo incendiario
Faccia piazza pulita dei miei ricordi,
E quante luci dovrò accendere,
In quanti vetri specchiarmi
Prima che anche questo posto
Mi sia familiare?
Ma ci vuole più tempo
Per nasconder le cose
Che non vanno più bene
Che per trovarne di nuove.
Ogni notte, spenta la luce,
Non resta che il peso
Del sarcasmo in cui annego,
Come se tu e tutti gli altri
Fossero solo dei nomi
Scritti su un braccio.
E ogni mattina almeno per un attimo
Quel peso è un ricordo lontano,
E se questo attimo diventasse un giorno,
Se ogni giorno fosse lungo un anno
Forse sarebbe ancora come quando
L′unica preoccupazione era non scivolare sul ghiaccio,
Ricordarsi le chiavi e i vestiti pesanti.
Qualcosa che avrei dovuto scrivere
Da qualche parte, nel momento giusto:
Se la lancetta si fosse fermata
Nel punto tra l'undici e il dodici
Sarei stato contento così.
Ma il tempo è passato in fretta
E se dovessi cancellare tutto,
Proverei quantomeno a tenere
Questi biglietti sbiaditi dei treni,
Tutti scaduti da anni.
Fingerei che valgono ancora,
Che non prenderei una multa,
Che al capolinea ci sia qualcuno
In piedi ad aspettarmi,
Incurante del freddo e dei ritardi.
E se dovessi cancellare tutto?
Potrò ancora dire "ho ancora i miei amici,
I miei dischi, i biglietti del treno"?
Per quanto tempo potrò avere la mente piena
Di ciminiere e vecchi palazzi
Prima che il suo sguardo incendiario
Faccia piazza pulita dei miei ricordi,
E quante luci dovrò accendere,
In quanti vetri specchiarmi
Prima che anche questo posto
Mi sia familiare?
Ma ci vuole più tempo
Per nasconder le cose
Che non vanno più bene
Che per trovarne di nuove.
Ogni notte, spenta la luce,
Non resta che il peso
Del sarcasmo in cui annego,
Come se tu e tutti gli altri
Fossero solo dei nomi
Scritti su un braccio.
E ogni mattina almeno per un attimo
Quel peso è un ricordo lontano,
E se questo attimo diventasse un giorno,
Se ogni giorno fosse lungo un anno
Forse sarebbe ancora come quando
L′unica preoccupazione era non scivolare sul ghiaccio,
Ricordarsi le chiavi e i vestiti pesanti.
Qualcosa che avrei dovuto scrivere
Da qualche parte, nel momento giusto:
Se la lancetta si fosse fermata
Nel punto tra l'undici e il dodici
Sarei stato contento così.
Ma il tempo è passato in fretta
E se dovessi cancellare tutto,
Proverei quantomeno a tenere
Questi biglietti sbiaditi dei treni,
Tutti scaduti da anni.
Fingerei che valgono ancora,
Che non prenderei una multa,
Che al capolinea ci sia qualcuno
In piedi ad aspettarmi,
Incurante del freddo e dei ritardi.
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