Bunker Songtext
von Nobraino
Bunker Songtext
Ti ricordi quella vecchia moda, i colori fosforescenti o fluorescenti,
Comunque i vestiti e i giocattoli che brillavano al buio
E tuo padre che fà ancora i conti in lire, caspita, ma ci pensi?
Ci pensi fossi nato dentro ad un altro corpo?
Sì, sì lo sò che c′hai pensato, ma te, te come cazzo stai?
Hai finito quel lavoro?
Hai finito col mollare eh... meglio povero e libero...
Sì, ho capito...
E il più famoso finocchio russo? ANDREJ KOIMASKI non, non ridi?
Pensi solamente a mettere quei robi nel coso, quei cosi nel robot
Ma senti, conosci quella vecchia barzelletta del carabiniere al bar che chiede tutto di fretta al barman un caffè
E quello gli risponde "è già in macchina il caffè!",
Il carabiniere dice "grazie mille" e se ne và
Si chiamano freddure lo sai?
Perché? Mah, sarà perché freddano
E questo freddo, ma lo senti questo freddo?
Sembra soffi direttamente dallo spazio siderale, da quel lontano incalcolabile, da dietro il nostro sole, dall'universo puro, dall′universo scuro, dall'universo puro
è l'ignoto
è l′ignoto più profondo che fà il ghiaccio sulle strade,
Che ci blocca come degli scemi, che ci fà cadere
Nella cassetta delle lettere, solo pubblicità e bollette
Nella cassetta delle lettere, solo pubblicità e bollette
Nella cassetta delle lettere, solo pubblicità e bollette
Nella cassetta delle lettere, solo pubblicità e bollette
Le analisi del sangue, delle feci, delle urine
Burocrazia isterica in cartoline, l′identità fiscale che insegue e deprime...
Nella cassetta delle lettere, solo pubblicità e bollette
No, non mi interessa affatto la vita reale, me ne basta una principesca
E finchè la gente stappando vino annuserà il tappo di silicone siamo al sicuro nel bunker
Più grande è l'insegna meno lavora il padrone, gridano con le zappe in mano
Poveri, poveri, poveri, poveri, poveri, poveri idioti
Con quegli occhi animali languidosi,muti e impassibili
Anche mentre guardano il disegno orrendo che è uscito dalla mente del geometra comunale che ha rovinato questo posto
Anche quando si accorgono che quella sugli spaghetti della foto è vernice rossa e non pomodoro
Anche mentre vengono inceneriti come formiche da una lente d′ingrandimento
Poveri cretini!
Anche io ho sempre pensato che da morto avrei voluto esser cremato,
Ma non sono mica scemo io
E lì per lì ci ho ripensato, lì al quadrato ci ho ripensato
Ho chiesto d'esser cioccolato
L′hai capita?
Comunque i vestiti e i giocattoli che brillavano al buio
E tuo padre che fà ancora i conti in lire, caspita, ma ci pensi?
Ci pensi fossi nato dentro ad un altro corpo?
Sì, sì lo sò che c′hai pensato, ma te, te come cazzo stai?
Hai finito quel lavoro?
Hai finito col mollare eh... meglio povero e libero...
Sì, ho capito...
E il più famoso finocchio russo? ANDREJ KOIMASKI non, non ridi?
Pensi solamente a mettere quei robi nel coso, quei cosi nel robot
Ma senti, conosci quella vecchia barzelletta del carabiniere al bar che chiede tutto di fretta al barman un caffè
E quello gli risponde "è già in macchina il caffè!",
Il carabiniere dice "grazie mille" e se ne và
Si chiamano freddure lo sai?
Perché? Mah, sarà perché freddano
E questo freddo, ma lo senti questo freddo?
Sembra soffi direttamente dallo spazio siderale, da quel lontano incalcolabile, da dietro il nostro sole, dall'universo puro, dall′universo scuro, dall'universo puro
è l'ignoto
è l′ignoto più profondo che fà il ghiaccio sulle strade,
Che ci blocca come degli scemi, che ci fà cadere
Nella cassetta delle lettere, solo pubblicità e bollette
Nella cassetta delle lettere, solo pubblicità e bollette
Nella cassetta delle lettere, solo pubblicità e bollette
Nella cassetta delle lettere, solo pubblicità e bollette
Le analisi del sangue, delle feci, delle urine
Burocrazia isterica in cartoline, l′identità fiscale che insegue e deprime...
Nella cassetta delle lettere, solo pubblicità e bollette
No, non mi interessa affatto la vita reale, me ne basta una principesca
E finchè la gente stappando vino annuserà il tappo di silicone siamo al sicuro nel bunker
Più grande è l'insegna meno lavora il padrone, gridano con le zappe in mano
Poveri, poveri, poveri, poveri, poveri, poveri idioti
Con quegli occhi animali languidosi,muti e impassibili
Anche mentre guardano il disegno orrendo che è uscito dalla mente del geometra comunale che ha rovinato questo posto
Anche quando si accorgono che quella sugli spaghetti della foto è vernice rossa e non pomodoro
Anche mentre vengono inceneriti come formiche da una lente d′ingrandimento
Poveri cretini!
Anche io ho sempre pensato che da morto avrei voluto esser cremato,
Ma non sono mica scemo io
E lì per lì ci ho ripensato, lì al quadrato ci ho ripensato
Ho chiesto d'esser cioccolato
L′hai capita?
Writer(s): Lorenzo Kruger, Marco Simone Fabbri Lyrics powered by www.musixmatch.com