Il vernissage Songtext
von Margherita Vicario
Il vernissage Songtext
Il vestito mi sta stretto
Mi stringe il petto
Forse è meglio così
E il trucco non va bene
In mezzo a tutte quelle iene
Sopravvivero
(Sui tacchi e via)
Tra il cacio e le pere io sto qui a parlare
Di cose che forse non riesco a capire
Che se ti interpellano non ne sai più come uscire
E forse se in mano ti tieni un bicchiere
Magari riesci anche piano piano a sparire
Vado a prender del vino! poi non torni più obbligata a restare
Che poi che cosa dire
Non saprò mai nemmeno riparare
A qualche gaffe orrenda che mi capiterà di fare
Ad una mostra di rubini tra brillocchi e fantoccini
Non dovresti giudicare
Ci accoglie un distinto, elegante signore
Sua moglie mi squadra con pubblico orrore
(Benvenuta piccola colombella fulgida!)
Ti piace fatto a mano, ricorda un po′ Tiziano, per me è disumano se lo vuoi se te lo do per un milione!
No No No!
Non sono io, stava parlando mi sa... con il signore!
Trattare con vecchi arricchiti beoni che osannano pigri e ambiziosi cafoni
Un circo perenne trainato da mere pulsioni
Ruben, Kafka, Becken, Rofko, Hitchcok, Jhonson, Michael Jackson, Hinter Jung, Oliver Stone e Cher
Si divertono, si baciano si fanno complimenti, si invidiano, si stimano e poi bevono!
Insomma si divertono!
Voglio restare qua!
Voglio restare qua!
Voglio restare qua!
Voglio restare qua!
Voglio restare qua!
Voglio restare qua!
Voglio restare qua!
Voglio restare qua
Voglio restare qua!
Voglio restare qua!
Voglio restare qua!
Voglio restare qua!
Voglio restare qua!
Voglio restare qua!
Voglio restare qua!
Voglio restare qua!
Voglio restare qua!
Voglio restare qua!
Voglio restare qua!
Mi stringe il petto
Forse è meglio così
E il trucco non va bene
In mezzo a tutte quelle iene
Sopravvivero
(Sui tacchi e via)
Tra il cacio e le pere io sto qui a parlare
Di cose che forse non riesco a capire
Che se ti interpellano non ne sai più come uscire
E forse se in mano ti tieni un bicchiere
Magari riesci anche piano piano a sparire
Vado a prender del vino! poi non torni più obbligata a restare
Che poi che cosa dire
Non saprò mai nemmeno riparare
A qualche gaffe orrenda che mi capiterà di fare
Ad una mostra di rubini tra brillocchi e fantoccini
Non dovresti giudicare
Ci accoglie un distinto, elegante signore
Sua moglie mi squadra con pubblico orrore
(Benvenuta piccola colombella fulgida!)
Ti piace fatto a mano, ricorda un po′ Tiziano, per me è disumano se lo vuoi se te lo do per un milione!
No No No!
Non sono io, stava parlando mi sa... con il signore!
Trattare con vecchi arricchiti beoni che osannano pigri e ambiziosi cafoni
Un circo perenne trainato da mere pulsioni
Ruben, Kafka, Becken, Rofko, Hitchcok, Jhonson, Michael Jackson, Hinter Jung, Oliver Stone e Cher
Si divertono, si baciano si fanno complimenti, si invidiano, si stimano e poi bevono!
Insomma si divertono!
Voglio restare qua!
Voglio restare qua!
Voglio restare qua!
Voglio restare qua!
Voglio restare qua!
Voglio restare qua!
Voglio restare qua!
Voglio restare qua
Voglio restare qua!
Voglio restare qua!
Voglio restare qua!
Voglio restare qua!
Voglio restare qua!
Voglio restare qua!
Voglio restare qua!
Voglio restare qua!
Voglio restare qua!
Voglio restare qua!
Voglio restare qua!
Writer(s): Margherita Vicario Lyrics powered by www.musixmatch.com