Burger King Songtext
von Giovanni Truppi
Burger King Songtext
Era una domenica mattina
Non mi ricordo da dove venivo né dove stavo andando
E mentre stavo fermo all′ultimo semaforo di via Porta Furba
Appena prima di immettermi su via Tuscolana
Ho visto sulla sinistra una famiglia, un padre e due figli
Seduti ai tavolini fuori Burger King
Ho realizzato che, in fondo, per me era mattina
Ma, in effetti, era quasi ora di pranzo
E che era iniziata la primavera
La mia prima reazione è stata di snobismo e di compatimento
Per il posto dove stavano a mangiare
Finché non ho iniziato a fantasticare sul perché fossero lì
Mi sono immaginato allora questo padre
Che in un momento di debolezza o di tenerezza, estenuato dalle richieste
Promette ai figli di portarli da Burger King la domenica successiva
Se ci fosse stato bel tempo
E magari ora si vergognava come un ladro
E ho pensato che devo fregarmene di più di quello che pensano gli altri
E che devo guardare le cose in positivo
Non mi ricordo da dove venivo né dove stavo andando
E mentre stavo fermo all′ultimo semaforo di via Porta Furba
Appena prima di immettermi su via Tuscolana
Ho visto sulla sinistra una famiglia, un padre e due figli
Seduti ai tavolini fuori Burger King
Ho realizzato che, in fondo, per me era mattina
Ma, in effetti, era quasi ora di pranzo
E che era iniziata la primavera
La mia prima reazione è stata di snobismo e di compatimento
Per il posto dove stavano a mangiare
Finché non ho iniziato a fantasticare sul perché fossero lì
Mi sono immaginato allora questo padre
Che in un momento di debolezza o di tenerezza, estenuato dalle richieste
Promette ai figli di portarli da Burger King la domenica successiva
Se ci fosse stato bel tempo
E magari ora si vergognava come un ladro
E ho pensato che devo fregarmene di più di quello che pensano gli altri
E che devo guardare le cose in positivo
Writer(s): Marco Buccelli, Giovanni Truppi, Niccolo' Contessa Lyrics powered by www.musixmatch.com