Le perdute ali dell’olecrano Songtext
von Frankie Hi-NRG MC
Le perdute ali dell’olecrano Songtext
Ogni giorno dobbiamo dedicare un po′ di tempo a noi stessi, isolandoci dal mondo per un breve riposo rigenerante.
Raccogliamoci in noi stessi.
(oooohhhmmmm)
Stringiamo le mani a pugno, irrigidiamo tutti i muscoli del corpo, allentiamo i muscoli del polpaccio, portiamo l'attenzione della mente alla mano sinistra, pieghiamo la parete muscolare che separa la cavità della coscia da quella della spalla sinistra.
Portiamo il piede sinistro oltre il ginocchio sinistro, all′inizio possiamo appoggiare un dito a una parete, oppure la schiena e la colonna vertebrale alla spalla destra.
Espiriamo lentamente. Spingiamo la spalla destra al torace con rotazione del gluteo, restiamo così con tutti i muscoli allentati.
Ripetiamo alternando l'atto. La posizione del cobra non è per colui che mengia troppo o che non mangia affatto, né per colui che dorme troppo o che si mantiene desto in eccesso.
Addome a terra, mani giunte avanti al petto, in modo di essere abbandonati in posizione ferma e comoda.
Inspirando gonfiamo leggermente prima l'addome, poi gli occhi, le reni, la nuca. La lingua, lunga, leggera, punta in basso, con la pianta contro il lato interno della coscia, per stimolare le emozioni intestinali.
Chiaramente resta a terra sangue, mascelle e denti si allentano, il fegato non lo sentiamo quasi più.
Con la mano destra afferriamo il cervello, un senso di calore si diffonde nelle membra e nel corpo. Dall′osso pubico allo sterno un stato di benessere invade ogni cellula dell′organismo.
Se abbiamo difficoltà eseguiamo come possibile.
Raccogliamoci in noi stessi.
(oooohhhmmmm)
Stringiamo le mani a pugno, irrigidiamo tutti i muscoli del corpo, allentiamo i muscoli del polpaccio, portiamo l'attenzione della mente alla mano sinistra, pieghiamo la parete muscolare che separa la cavità della coscia da quella della spalla sinistra.
Portiamo il piede sinistro oltre il ginocchio sinistro, all′inizio possiamo appoggiare un dito a una parete, oppure la schiena e la colonna vertebrale alla spalla destra.
Espiriamo lentamente. Spingiamo la spalla destra al torace con rotazione del gluteo, restiamo così con tutti i muscoli allentati.
Ripetiamo alternando l'atto. La posizione del cobra non è per colui che mengia troppo o che non mangia affatto, né per colui che dorme troppo o che si mantiene desto in eccesso.
Addome a terra, mani giunte avanti al petto, in modo di essere abbandonati in posizione ferma e comoda.
Inspirando gonfiamo leggermente prima l'addome, poi gli occhi, le reni, la nuca. La lingua, lunga, leggera, punta in basso, con la pianta contro il lato interno della coscia, per stimolare le emozioni intestinali.
Chiaramente resta a terra sangue, mascelle e denti si allentano, il fegato non lo sentiamo quasi più.
Con la mano destra afferriamo il cervello, un senso di calore si diffonde nelle membra e nel corpo. Dall′osso pubico allo sterno un stato di benessere invade ogni cellula dell′organismo.
Se abbiamo difficoltà eseguiamo come possibile.
Writer(s): Francesco Di Gesu', Alberto Brizzi, Carolina Galbignani, Marco Capaccioni Lyrics powered by www.musixmatch.com