Il manichino Songtext
von Franco Simone
Il manichino Songtext
Con gli occhi chiari e le ciglia all′insù
Ed un vestito firmato Cardin
Mi sorrideva dentro la vetrina
Con la sua bocca rossa e piccolina
Ai suoi piedini le scarpe marron
Su cui brillava la luce del sol
Bella e pulita, era sempre alla moda
Sempre ordinata, pronta per uscire
Io ogni momento ero lì da lei
Innamorato del viso suo di cartapesta
E lì tra saldi, offerte e novità
Con lei l'inverno era d′estate
Era più dolce la mia pena
Tutte le donne che ho avuto fin qui
M'hanno soltanto sbranato di più
M'hanno mangiato tutto quel che avevo
Ed hanno riso di quel che dicevo
Per un momento mi han detto di sì
Poi m′han sputato addosso dei no
Giocan la carta che gli dà il momento
Domani, domani è solo un avverbio di tempo
No, lei era lì dentro la sua vetrina
Che mi aspettava ogni mattina, come una sposa
Come un uccellino, chiedendomi
"Andiamo via, andiamo via
Viviamo insieme questa storia"
Una sassata e il cristallo va giù
E poi di corsa con lei a casa mia
Io la stringevo qui tra le mie braccia
E carezzavo quella strana faccia
Sotto la pioggia ballammo un, due, tre, un, due, tre
Un valzer lento suonava da sè
Ed io parlavo del nostro futuro
E lei piangeva in silenzio, lo giuro
E tra quattro pareti e un tetto
Lì si calmò nel nostro petto
Pena con pena
Via, in sella a tutto l′universo
Ho fatto del passato un verso
Perduto in fondo ad un poema
E poi, poi sono arrivati loro
E mi hanno tirato fuori a spintoni dalla mia casa
E mi hanno rinchiuso qui, tra quattro pareti bianche
Dove vengono, vengono a trovarmi i miei amici
Di giorno in giorno, di mese in mese, di anno in anno
Ed un vestito firmato Cardin
Mi sorrideva dentro la vetrina
Con la sua bocca rossa e piccolina
Ai suoi piedini le scarpe marron
Su cui brillava la luce del sol
Bella e pulita, era sempre alla moda
Sempre ordinata, pronta per uscire
Io ogni momento ero lì da lei
Innamorato del viso suo di cartapesta
E lì tra saldi, offerte e novità
Con lei l'inverno era d′estate
Era più dolce la mia pena
Tutte le donne che ho avuto fin qui
M'hanno soltanto sbranato di più
M'hanno mangiato tutto quel che avevo
Ed hanno riso di quel che dicevo
Per un momento mi han detto di sì
Poi m′han sputato addosso dei no
Giocan la carta che gli dà il momento
Domani, domani è solo un avverbio di tempo
No, lei era lì dentro la sua vetrina
Che mi aspettava ogni mattina, come una sposa
Come un uccellino, chiedendomi
"Andiamo via, andiamo via
Viviamo insieme questa storia"
Una sassata e il cristallo va giù
E poi di corsa con lei a casa mia
Io la stringevo qui tra le mie braccia
E carezzavo quella strana faccia
Sotto la pioggia ballammo un, due, tre, un, due, tre
Un valzer lento suonava da sè
Ed io parlavo del nostro futuro
E lei piangeva in silenzio, lo giuro
E tra quattro pareti e un tetto
Lì si calmò nel nostro petto
Pena con pena
Via, in sella a tutto l′universo
Ho fatto del passato un verso
Perduto in fondo ad un poema
E poi, poi sono arrivati loro
E mi hanno tirato fuori a spintoni dalla mia casa
E mi hanno rinchiuso qui, tra quattro pareti bianche
Dove vengono, vengono a trovarmi i miei amici
Di giorno in giorno, di mese in mese, di anno in anno
Writer(s): Gino Paoli, Luigi Raggi, Joan Manuel Serrat Lyrics powered by www.musixmatch.com