Il volo interrotto Songtext
von Eugenio Finardi
Il volo interrotto Songtext
Qualcuno scorse il frutto acerbo ma
Poi scosse il tronco e il frutto cadde
E questo è il canto di chi non cantò
E di aver di voce non si accorse
Mai venne a patti con il suo destino
Lui con il caso non aveva intesa
Ed era fuori tono il suo violino
E la sua corda troppo tesa
Ed intonò la voce in la
La nota non andò più in la
Ma questo accordò poi non risuonò
Non ispirò, non provocò nessuno
Di certo il cane non reagì, il gatto pure
E′ buffo sì, buffo davvero
Ma provò a scherzare ma non ci riuscì
Nemmeno il vino lo assaggiò
Il gusto neanche lo sentì
E si arrischiava in discussioni oziose
Ma molto piano e con maggior timore
Stillava l'anima attraverso i pori
Con mille gocce di sudore, di sudore
E sul quadrato cominciò il duello
Senza però nessuna idea di qualche
Regola, trucco o tranello
L′arbitro poi non dava il via
E lui puntò l'estremità
Ma si fermò neanche a metà
Non capì il falso né una verità
Lei fu la sola e neanche lei amò del tutto mai
Non amò mai, non amò mai,.
E' buffo sì, buffo davvero ma
Andò più in su ma non volò
Soltanto un poco si affrontò
Mancò ciò che mancò, sempre mancò, tutto mancò
Fu il servitore di uno stile puro
Dico sul serio, non è falsità:
Scriveva versi sulla neve
E poi la neve svanirà, si scioglierà
Ma continuò
La grande nevicata gettava
Versi sul tappeto lieve
Lui rincorreva a bocca spalancata
Cristalli di grandine di neve
E lui salì sul suo landò
Ma non ci andò là, non ci andò là, non ci andò
E non riuscì la fuga, il volo
La cavalcata non finì
Il toro sua costellazione
Nella via lattea muggì
E′ buffo sì, buffo davvero ma
Mancò la nota dopo il la
Per una nota d′un secondo solo
Non volerà, non volerà.
E' buffo sì, che storia buffa e amena
Certo per me, per voi non so
Trotta il cavallo e il merlo plana
Pagherà, chi pagherà, chi pagherà.
Poi scosse il tronco e il frutto cadde
E questo è il canto di chi non cantò
E di aver di voce non si accorse
Mai venne a patti con il suo destino
Lui con il caso non aveva intesa
Ed era fuori tono il suo violino
E la sua corda troppo tesa
Ed intonò la voce in la
La nota non andò più in la
Ma questo accordò poi non risuonò
Non ispirò, non provocò nessuno
Di certo il cane non reagì, il gatto pure
E′ buffo sì, buffo davvero
Ma provò a scherzare ma non ci riuscì
Nemmeno il vino lo assaggiò
Il gusto neanche lo sentì
E si arrischiava in discussioni oziose
Ma molto piano e con maggior timore
Stillava l'anima attraverso i pori
Con mille gocce di sudore, di sudore
E sul quadrato cominciò il duello
Senza però nessuna idea di qualche
Regola, trucco o tranello
L′arbitro poi non dava il via
E lui puntò l'estremità
Ma si fermò neanche a metà
Non capì il falso né una verità
Lei fu la sola e neanche lei amò del tutto mai
Non amò mai, non amò mai,.
E' buffo sì, buffo davvero ma
Andò più in su ma non volò
Soltanto un poco si affrontò
Mancò ciò che mancò, sempre mancò, tutto mancò
Fu il servitore di uno stile puro
Dico sul serio, non è falsità:
Scriveva versi sulla neve
E poi la neve svanirà, si scioglierà
Ma continuò
La grande nevicata gettava
Versi sul tappeto lieve
Lui rincorreva a bocca spalancata
Cristalli di grandine di neve
E lui salì sul suo landò
Ma non ci andò là, non ci andò là, non ci andò
E non riuscì la fuga, il volo
La cavalcata non finì
Il toro sua costellazione
Nella via lattea muggì
E′ buffo sì, buffo davvero ma
Mancò la nota dopo il la
Per una nota d′un secondo solo
Non volerà, non volerà.
E' buffo sì, che storia buffa e amena
Certo per me, per voi non so
Trotta il cavallo e il merlo plana
Pagherà, chi pagherà, chi pagherà.
Writer(s): Vladimir Vysotsky Lyrics powered by www.musixmatch.com