Crazy Songtext
von Bassi Maestro
Crazy Songtext
sono ancora giorni matti, giorni non scritti dentro ai diari
drammi sulle prime pagine dei quotidiani
danni naturali, stati confusionali
abbaiano come cani, dentro ai confessionali
luoghi comuni, tutti in piazza per i soprusi
eppure niente cambia è il paese dei sordomuti
pazzi questo è quello che siamo, da palermo a milano
sotto pressione, sotto presidio, di stato
si fa presto a riempirsi la bocca di promesse
ma è a svuotarci la pancia che soffriamo come bestie
è allora che si scappa, e annega chi è rimasto
ma chi ha il coraggio di tenere a galla sto disastro?
io no, dai tu nemmeno
cancello la mia faccia così sembro meno scemo
qualcuno ci ha messo una buona parola, perché è cosi che funziona
e adesso che mi asciugo un altro nuota e grida aiuto
passano giorni poi passano mesi, e mesi (crazy, crazy)
non calcoliamo di impazzire alziamo ancora più pesi (crazy, crazy)
siamo talmente pazzi che non ci siamo ancora arresi (crazy, crazy)
ho così tanto nella testa e domani è peggio di ieri (crazy, crazy)
è solo la follia quotidiana della grande città
quella ordinaria che vedevi nei film è già realtà
stanotte piove, le luci basse nelle case
il mio vicino è uscito tardi, sarà andato a puttane
noi che mascheriamo tutto, dietro al pianto per un lutto
dietro a una cravatta, un po′ di trucco
noi che siamo pazzi ma ammetterlo è una pazzia
crediamo alle apparenze, il sabato in pizzeria
domenica mattina a messa
due sere prima lo stipendio se ne è andato col vizio della scommessa
padre perdonami se ho peccato
ma il cristo ha sempre gli occhi all'insù, ti sei sporcato? peccato!
figlio mio tira su le maniche
il paese che vedi non ha dinamiche economiche, povere anime
mentre si chiude un′altra indagine che è andata male
provo a scrivere nuove pagine, ma amen
passano giorni poi passano mesi, e mesi (crazy, crazy)
non calcoliamo di impazzire, alziamo ancora più pesi (crazy, crazy)
siamo talmente pazzi, che non ci siamo ancora arresi (crazy, crazy)
ho così tanto nella testa e domani è peggio di ieri (crazy, crazy)
(pezzo cantato)
drammi sulle prime pagine dei quotidiani
danni naturali, stati confusionali
abbaiano come cani, dentro ai confessionali
luoghi comuni, tutti in piazza per i soprusi
eppure niente cambia è il paese dei sordomuti
pazzi questo è quello che siamo, da palermo a milano
sotto pressione, sotto presidio, di stato
si fa presto a riempirsi la bocca di promesse
ma è a svuotarci la pancia che soffriamo come bestie
è allora che si scappa, e annega chi è rimasto
ma chi ha il coraggio di tenere a galla sto disastro?
io no, dai tu nemmeno
cancello la mia faccia così sembro meno scemo
qualcuno ci ha messo una buona parola, perché è cosi che funziona
e adesso che mi asciugo un altro nuota e grida aiuto
passano giorni poi passano mesi, e mesi (crazy, crazy)
non calcoliamo di impazzire alziamo ancora più pesi (crazy, crazy)
siamo talmente pazzi che non ci siamo ancora arresi (crazy, crazy)
ho così tanto nella testa e domani è peggio di ieri (crazy, crazy)
è solo la follia quotidiana della grande città
quella ordinaria che vedevi nei film è già realtà
stanotte piove, le luci basse nelle case
il mio vicino è uscito tardi, sarà andato a puttane
noi che mascheriamo tutto, dietro al pianto per un lutto
dietro a una cravatta, un po′ di trucco
noi che siamo pazzi ma ammetterlo è una pazzia
crediamo alle apparenze, il sabato in pizzeria
domenica mattina a messa
due sere prima lo stipendio se ne è andato col vizio della scommessa
padre perdonami se ho peccato
ma il cristo ha sempre gli occhi all'insù, ti sei sporcato? peccato!
figlio mio tira su le maniche
il paese che vedi non ha dinamiche economiche, povere anime
mentre si chiude un′altra indagine che è andata male
provo a scrivere nuove pagine, ma amen
passano giorni poi passano mesi, e mesi (crazy, crazy)
non calcoliamo di impazzire, alziamo ancora più pesi (crazy, crazy)
siamo talmente pazzi, che non ci siamo ancora arresi (crazy, crazy)
ho così tanto nella testa e domani è peggio di ieri (crazy, crazy)
(pezzo cantato)
Writer(s): Jorgen Kjell Elofsson, David Bengt Kreuger, Per Olof Magnusson, Martin Karl Sandberg Lyrics powered by www.musixmatch.com