Tra le costole Songtext
von alGot
Tra le costole Songtext
Numeri in volo
Apparentemente dispersi ed impossibili da afferrare
Li vedo
Ma non avrei mai creduto che fossero quelli giusti
Che fossero per me
Quando me ne resi conto lo trovai geniale
E diventa verde
10 e 10 mani che stringono un volante
Altre invece si annodavano per l′ennesima brutta figura
Forse la più evitabile
Troppo leggero per opporsi al vento
Troppo pesante per volare via
Mi riempivo le tasche di sassi
Prima che poco a poco mi sotterrassi da solo
Un'idea tesa si insinua tra le macerie per non lasciarmi da solo
Ma non la so toccare
Non ti so guardare
Non c′è nient'altro da donare
Nulla di più grande ma sono
Immobile, me lo trovo tra le mani
Uno spazio da cercare frugo tra le mie costole
Restare immobili, stare a guardare
La nobile arte dell' aspettare che le cose
Si decidano a cascare
O ancora una volta il non saperle toccare
La paura di ferire che sa fare molti più danni di quanto tu non creda
Ma forse già lo so ed è per questo che non mi posso più sopportare
Non farmici pensare
Preferirei nascondermi tra le squame di un ricordo bellissimo
Su un ladro di regali che si è rinchiuso in un armadio
Con il suo pezzetto di mare
E mi scopro invidioso di un benessere così lontano
Così inafferrabile molto di più di quei numeri
Ma più lo guardò e più capisco
Che il sangue non scorre perché lo vogliamo
Te ne sei accorto vero?
Non è più la curiosità a muovermi gli occhi
Ne più il piacere ad aprirmi la pelle
Farsi più in là per non farsi toccare
Nel silenzio affilato che non ti so risparmiare
In cui perdo me stesso
In cui ogni tuo respiro è un debito che non so risanare
Vorrei essere io ma non posso, non posso
L′ultimo aiuto
Prima di andare
Quattro parole
In lacrime
Tu non stai bene
Tu non stai bene
C′è molto di più di questa ammirazione
Non c'è nient′altro da donare
Nulla di più grande ma sono
Immobile, me lo trovo tra le mani
Uno spazio da cercare frugo tra le mie costole
Apparentemente dispersi ed impossibili da afferrare
Li vedo
Ma non avrei mai creduto che fossero quelli giusti
Che fossero per me
Quando me ne resi conto lo trovai geniale
E diventa verde
10 e 10 mani che stringono un volante
Altre invece si annodavano per l′ennesima brutta figura
Forse la più evitabile
Troppo leggero per opporsi al vento
Troppo pesante per volare via
Mi riempivo le tasche di sassi
Prima che poco a poco mi sotterrassi da solo
Un'idea tesa si insinua tra le macerie per non lasciarmi da solo
Ma non la so toccare
Non ti so guardare
Non c′è nient'altro da donare
Nulla di più grande ma sono
Immobile, me lo trovo tra le mani
Uno spazio da cercare frugo tra le mie costole
Restare immobili, stare a guardare
La nobile arte dell' aspettare che le cose
Si decidano a cascare
O ancora una volta il non saperle toccare
La paura di ferire che sa fare molti più danni di quanto tu non creda
Ma forse già lo so ed è per questo che non mi posso più sopportare
Non farmici pensare
Preferirei nascondermi tra le squame di un ricordo bellissimo
Su un ladro di regali che si è rinchiuso in un armadio
Con il suo pezzetto di mare
E mi scopro invidioso di un benessere così lontano
Così inafferrabile molto di più di quei numeri
Ma più lo guardò e più capisco
Che il sangue non scorre perché lo vogliamo
Te ne sei accorto vero?
Non è più la curiosità a muovermi gli occhi
Ne più il piacere ad aprirmi la pelle
Farsi più in là per non farsi toccare
Nel silenzio affilato che non ti so risparmiare
In cui perdo me stesso
In cui ogni tuo respiro è un debito che non so risanare
Vorrei essere io ma non posso, non posso
L′ultimo aiuto
Prima di andare
Quattro parole
In lacrime
Tu non stai bene
Tu non stai bene
C′è molto di più di questa ammirazione
Non c'è nient′altro da donare
Nulla di più grande ma sono
Immobile, me lo trovo tra le mani
Uno spazio da cercare frugo tra le mie costole
Writer(s): Alessandro Nicotra, Francesco Argentati, Giulio Guidotti, Jacopo Perrone, Thomas Perrone Lyrics powered by www.musixmatch.com